La Bulgaria, ufficialmente Repubblica di Bulgaria (bulgaro: България, Bălgarija, IPA: [bɤlˈgarijə], ufficialmente Република България, Republika Bălgarija, IPA: [rɛˈpubliˌkə bɤlˈgarijə]) è uno Stato membro dell’Unione europea situato nella parte sud-orientale dell’Europa, nella metà orientale della penisola balcanica. Confina con il mar Nero a est, con la Grecia e la Turchia a sud, con la Serbia e la Macedonia a ovest e con la Romania a nord, da cui è divisa dal fiume Danubio. Con una superficie di 110 994 km², la Bulgaria è la 14ª nazione europea per estensione. La sua posizione l’ha resa, nel corso della storia, un importante incrocio per svariate civilizzazioni ed è infatti il luogo di ritrovamento di alcuni dei più antichi artefatti metallurgici, religiosi e culturali al mondo.[4][5][6][7] La lunghezza complessiva dei confini bulgari è di 2.245 km, di cui 1181 terrestri, 686 fluviali e 378 costieri. La rete stradale della Bulgaria è lunga 36.720 km, la rete ferroviaria 4.300 km.[8]
inAlcune culture preistoriche iniziarono a evolversi nelle terre bulgare durante il Neolitico. Inizialmente furono abitate dai Traci e successivamente dai greci e dai Romani. La prima traccia di un’unificazione etnica e nazionale bulgara si data con l’avvento del primo impero bulgaro, il quale dominava la maggior parte dei Balcani e divenne il fulcro culturale dei popoli slavi durante l’Alto Medioevo. Dopo un periodo di dominio bizantino, lo stato bulgaro risorse. Con la caduta del secondo impero bulgaro nel 1396, i suoi territori finirono sotto il controllo dell’Impero Ottomano per circa cinque secoli. La guerra russo-turca tra il 1877 e 1878 portò alla nascita del terzo stato bulgaro, riconosciuto nel 1908. Gli anni successivi videro numerosi conflitti con i popoli vicini, i quali spinsero la Bulgaria ad allearsi con la Germania in entrambe le guerre mondiali. Nel 1946 divenne una repubblica comunista governata da un sistema politico a un solo partito sino al 1989, quando il Partito Comunista Bulgaro concesse le elezioni pluripartitiche. Dopo il 1990 la Bulgaria divenne una democrazia con un’economia di mercato.
La popolazione, composta da 7,49 milioni di persone, è principalmente urbana e vive soprattutto nei capoluoghi delle 28 province. La maggior parte delle attività commerciali e culturali sono concentrate nella capitale Sofia. I settori lavorativi predominanti sono quelli dell’industria pesante, dell’ingegneria energetica e dell’agricoltura, tutti sostenuti dalle risorse naturali locali.
Dal 1991, la struttura organizzativa della politica deriva dall’adozione di una costituzione democratica. La Bulgaria è una repubblica parlamentare centralista con un alto tasso di centralizzazione politica, amministrativa ed economica. Fa parte dell’Unione Europea dal 1º gennaio 2007[9] ed è membro del Consiglio europeo, dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OCSE) e ha preso parte per tre volte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.