Principi etici e regole

Principi etici e regole di comportamento all’esecuzione dell’attivita` di mediazione nell’ambito delle adozioni internazionale per i membri e le persone che lavorano nell’Associazione “Lili”

 
Premessa:
I principi etici e le regole rappresentano i standard per il comportamento etico delle persone che lavorano con bambini e famiglie nel processo di esecuzione di mediazione nell’ambito delle adozioni internazionale.
Questa veramente importante procedura esige il professionismo e la sensibilita`, la comprensione e l’impegno verso gli obiettivi comuni dell’adozione internazionale.

Per l’Associazione “Lili” questo obbiettivo e`:

  • La tutela degli interessi dei bambini da adottare;
  • Il dialogo fra tutti i membri e le persone che lavorano per l’Associazione riguardo alle competenze e le funzioni di ciascuno e le modalita` di esercitarli;
  • Il miglioramento dei concetti degli adottanti futuri e delle loro aspettative riguardo all’adozione internazionale. Il summenzionato e` il nostro compito principale e la sfida per tutti noi che partecipiamo in questo processo.

Principi etici e le regole hanno l’obiettivo:

  1. Di presentare i valori ed i principi principali che i membri e le persone, che lavorano nell’Associazione, devono sapere e osservare nella loro pratica;
  2. Di convalidare la volonta` e lo sforzo dei professionisti, che lavorano nell’Associazione, per l’eticita` nella loro attivita` pratica;
  3. Di orientare il comportamento ed aiutare i professionisti, che lavorano nell’Associazione, nella soluzione di dilemmi etici che incontrano nella loro pratica;
  4. Di rendere evidente le responsabilita` morali dei professionisti, che lavorano nell’Associazione, verso il bambino, la famiglia, tra loro e verso la societa`.

Sezione I

Condizioni principali:

I professionisti che lavorano nell’Associazione eseguono le proprie funzioni, regolandosi dai valori e principi fondamentali:

Art. 1. L’infanzia e` veramente un periodo importante nella vita dell’individuo.
Art. 2. Ciascun bambino possiede un’unicita` ed un valore incomparabile.
Art. 3. Ciascun bambino ha il diritto di tutela per lo sviluppo fisico, mentale, morale e sociale.
Art. 4. La famiglia e` l’ambiente piu` naturale per lo sviluppo del bambino.
Art. 5. A ciascun bambino e` garantito il diritto di:

  • liberta` di esprimere la propria opinione;
  • liberta` di pensiero, di coscienza e di religione;
  • formazione di concezioni propri e il diritto di esprimerli liberamente.

Art. 6. In tutti i casi, i professionisti impegnati nella mediazione nell’ambito delle adozioni devono prendersi cura dei bisogni del bambino e difendere nel modo migliore gli interessi ed i diritti del bambino.
Art. 7 Tutti i passi intrapresi devono mantenere la riservatezza di ciascuno dei partecipanti al procedimento di adozione.
Art. 8. I professionisti impegnati nell’ambito di mediazione delle adozioni internazionali devono possedere delle specifiche qualita` personali, morali e sociali.

Sezione II
Responsabilita` morale verso il bambino

Art. 11. Di fondare la nostra pratica su nozioni contemporanei per lo sviluppo infantile e la conoscenza delle caratteristiche individuali di ciascun bambino.
Art. 12. Di capire e rispettare l’unicita` di ciascun bambino.
Art. 13. Di prendere in considerazione la vulnerabilita` specifica di ciascun bambino.
Art. 14. Di sostenere il diritto del bambino di esprimere liberamente l’opinione su tutte le questioni di suo interesse.
Art. 15. Di lavorare per il migliore interesse del bambino.
Art. 16. Di offrire la possibilita` per l’adozione di tutti i bambini, il cui stato personale e famigliare lo impongono, rispettando le loro caratteristiche fisiche e psichiche, la storia personale, l’appartenenza etnica e la cultura.
Art. 17. Di non partecipare in procedimenti che non rispettano la dignita` del bambino o sono pericolosi e dannosi per la sua salute fisica e emotiva e lo sviluppo.
Art. 18. Di non partecipare in procedimenti che discriminano in qualche modo i bambini in base alla razza, origine etnica, religione, sesso, nazionalita`, lingua, abilita` o in base allo stato, il comportamento o le idee dei genitori.
Art. 19. Di riconoscere i sintomi di violenze sul bambino – maltrattamento fisico, verbale, emotivo o negligenza. Di conoscere ed osservare le leggi e le procedure, che difendono il bambino da violenze.
Art. 20 Quando veniamo alla conoscenza di atti o situazioni che minacciano la salute e la sicurezza del bambino, noi abbiamo la responsabilita` morale e legale di informare le autorita` per la tutela del bambino.

Sezione III
Responsabilita` morale verso la famiglia

Art. 21. La nostra responsabilita` principale e` di aiutare i genitori e la famiglia allargata di trovare la compatibilita` con il bambino adottato.
Art. 22. Di rispettare la dignita` di ogni famiglia e la sua cultura, le tradizioni, la lingua e le convinzioni.
Art. 23. Di rispettare i valori della famiglia presso l’allevamento e l’educazione dei figli e il diritto di prendere decisioni per i propri figli.
Art. 24. Di assicurare un sostegno legale e psicologico qualificato ai genitori durante l’iter adottivo.
Art. 25 Di aiutare nella preparazione psicologica dei genitori per accogliere il bambino e le difficolta` che potrebbero sorgere durante le diverse tappe della vita in comune con il bambino adottato.
Art. 26. Di informare la famiglia per tutte le decisioni riguardanti il bambino e quando e` opportuno di includerlo per prendere tali decisioni.
Art. 27. Di non usare i nostri rapporti con la famiglia per benefici personali. Di non entrare in rapporti con i membri della famiglia che potrebbe nuocere all’effetto del lavoro con il bambino.
Art. 28. Di assicurare la riservatezza dell’informazione e di rispettare il diritto della famiglia alla vita privata, escluso i casi di maltrattamento e cura non soddisfacente. Questo non e` valido quando abbiamo la ragione di considerare che la prosperita` del bambino e` in rischio.
Art. 29. Siamo tenuti a rispettare le regole per salvaguardare la riservatezza dell’informazione che sara` accessibile ed obbligatoria per l’intera equipe di professionisti dell’Associazione.

Sezione IV
Responsabilita` morale verso i colleghi

Art. 30. Di costruire e sostenere rapporti di stima, di fiducia, di collaborazione e di cameratismo.
Art. 31. Di scambiare informazioni e risorse che sono connesse alla prosperita` e la tutela dei diritti del bambino.
Art. 32. Di lavorare per convalidare l’autorita` personale e quella dei colleghi, trattenendosi di azioni che possono menomare il prestigio della professione e di mostrare intolleranza verso atti simili.

Sezione V
Responsabilita` morale verso al societa`

Art. 33. Di offrire dei servizi di alta qualita`. Di non offrire dei servizi, per i quali non possediamo la competenza, la qualifica o le risorse e l’abilitazione professionale.
Art. 34. Di lavorare per la creazione di ambienti sociali sicuri, in cui i bambini riceveranno le cure adeguate, il cibo, il tetto, l’educazione ed una vita senza violenze.
Art. 35. Di lavorare per il miglioramento della collaborazione tra gli enti, nonche` per l’interazione interdisciplinare tra le professioni che hanno rapporto con la prosperita` dei bambini e la famiglia.
Art. 36. Di contribuire per aumentare il livello di comprensione da parte della societa` per i bambini ed i loro bisogni.
Art. 37. Di lavorare per popolarizzare i diritti dei bambini, nonche` di aumentare la sensibilita` della societa` verso la loro trasgressione.
Art. Di lavorare per il sostegno delle leggi e le politiche che aiutano la prosperita` dei bambini e le loro famiglie e di opporsi a quelli che li trasgrediscono.

M’impegno:

  1. Di stimare l’unicita` e la potenzialita` di ogni bambino.
  2. Di lavorare per il migliore interesse del bambino.
  3. Di rispettare e aiutare le famiglie nell’iter adottivo.
  4. Di rispettare i colleghi e di sostenerli ed incoraggiarli per l’esecuzione delle regole etiche.
  5. Di sostenere uno standard alto di comportamento professionale, arricchendo permanentemente le proprie nozioni ed abilita`.

Di rispettare i principi etici e le regole da noi approvate.

 

Informazioni sulla procedura di adozione internazionale